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La Vergine dell’Elemosina a Biancavilla
Ai piedi dell’Etna, sul versante sudorientale, svetta con la sua alta guglia il campanile del Santuario della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla (in provincia di Catania), richiamando i fedeli in uno degli edifici sacri più grandi e prestigiosi di tutta la Sicilia, antico per storia e culto.
Qui si venera la Vergine Maria col titolo di Madre dell’Elemosina, raffigurata in una purissima Icona bizantina del 1400, portata dalla comunità greco-albanese che fondò la città di Biancavilla nel 1482.
La tradizione racconta che gli esuli albanesi, in fuga dall’Albania per difendere la loro libertà religiosa, stanchi del viaggio, giunti nei campi di “Callìcari” (che in greco significa “bel campo”), adagiarono l’Icona su un albero di fico; nella notte l’albero aggrovigliò coi suoi rami l’Icona in un abbraccio inestricabile. Fu per essi il segno che in questa terra avrebbero fissato la loro dimora.
Dalla fine del sec. XVI il rito greco-bizantino nella liturgia a Biancavilla venne sostituito dal rito latino. Dell’origine “arbereshe” della città resta traccia nello stemma ufficiale del Comune (che riporta il nome di Giorgio Castriota, detto Scanderbeg, “Atleta di Cristo”), nei cognomi più diffusi, nelle denominazioni di alcune vie e, particolarmente, nel culto della Vergine Santissima dell’Elemosina.
Nei secoli Biancavilla è diventata città ospitale per i molti abitanti dei paesi vicini, colpiti da varie calamità. All’intercessione della Madonna dell’Elemosina, infatti, sono legate grazie e favori celesti, soprattutto in occasione di terremoti, eruzioni laviche, siccità e catastrofi naturali e belliche.
Al termine della seconda guerra mondiale, ad esempio, a Biancavilla furono rinvenuti oltre 60 ordigni inesplosi. La città venne miracolosamente risparmiata dal bombardamento tedesco. In segno di ringraziamento per i molto benefici sperimentati, l’Icona è stata incoronata il 3 ottobre 1948 con Decreto del Capitolo Vaticano di San Pietro, alla presenza dei Vescovi di Sicilia e di fedeli giunti in pellegrinaggio dai vari comuni etnei.
Le caratteristiche dell’Icona
Il titolo “Madre dell’Elemosina” deriva dal greco “Elèusa”, che vuol dire “la misericordiosa”. L’icona, infatti, appartiene alla tipologia della Vergine della tenerezza, caratterizzata dal contatto guancia a guancia tra Maria e il Bambin Gesù. L’intimità del gesto, tuttavia, non esclude il fedele che si pone in contemplazione. Madre e Figlio, infatti, rivolgono il loro sguardo al fedele spettatore, ricomprendendolo in questo abbraccio intimo. Caratteristica di questa Icona è proprio quella di sentirsi guardati da qualunque posizione la si osservi.
L’icona misura cm 90X70, è dipinta a tempera d’uovo su legno di cedro, secondo le caratteristiche dell’arte bizantina-cretese.
Studiosi del Museo bizantino di Atene hanno valutato questa Icona tra le più belle per fattura e purezza stilistica.
Nella ricca simbologia iconografica il manto rosso bruno che riveste la Vergine Maria indica la Grazia divina di cui è stata ammantata (secondo le parole dell’Angelo che all’annunciazione le disse: “lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’altissimo”), mentre la veste sottostante è di colore blu, segno della sua umanità. Il Bambin Gesù, invece porta una veste bianca, poiché egli è “luce da luce”, rivestito da un manto rosso porpora segno di regalità, poiché “tutto è stato creato per mezzo di lui e in vista di lui”.
3 stelle, infine, (di cui due sole sono visibili sulla figura di Maria, una sulla fronte, una sulla spalla destra) designano il suo intimo legame con Dio, quasi un marchio che ne rivela la sua destinazione sovrannaturale, a conferma del fatto che la sua maternità si estende ad ogni uomo, in ogni tempo.
La Basilica Santuario
I fedeli biancavillesi hanno sempre avuto a cuore nei secoli il gran tempio dedicato alla Madonna dell’Elemosina, centro di particolare devozione mariana e meta di pellegrinaggi.
Nel corso della sua storia, la Matrice di Biancavilla ha instaurato un forte legame con la Santa Sede, in comunione con i Papi che si sono succeduti nel corso della storia.
Il 26 settembre 1746, con Bolla papale, venne eretta la Collegiata dei Canonici, al fine di favorire un culto più solenne nel tempio e incrementare la vita spirituale del clero e dei fedeli.
L’11 ottobre 1959 la chiesa ha ottenuto il riconoscimento di Santuario Mariano Diocesano.
Il 14 marzo 1970 papa Paolo VI ha elevato la Chiesa Madre di Biancavilla alla dignità di Basilica Pontificia.
Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, in udienza privata, hanno ricevuto in omaggio riproduzioni dell’Icona della Madonna dell’Elemosina, inviando speciali benedizioni ai pellegrini che si recano in visita nel Santuario.
Oltre ai riti della Settimana Santa, Tradizionali manifestazioni religiose hanno luogo a Biancavilla in corrispondenza dell’ultima domenica di agosto, per la solennità di Maria SS. dell’Elemosina, e la prima decade di ottobre, per le feste patronali in onore di Maria SS. dell’Elemosina, S. Zenone e San Placido.
Questo luogo santo è la casa di Maria, dove lei attende i suoi fedeli, per donare la tenerezza del suo sguardo, consolare e incoraggiare.
Pellegrinaggi alla Madre della Misericordia
Quest’Icona, segno visibile della misericordia e tenerezza divina, è anche simbolo della fede e della vita integra di antenati che hanno difeso la loro libertà, è segno particolarmente eloquente del messaggio spirituale del Giubileo straordinario della Misericordia voluto da Papa Francesco. Lei, Madre d’Amore, continua a fare l’elemosina di cui ha bisogno ogni uomo e ogni donna: il figlio suo Gesù.
In occasione del Giubileo, il Santuario della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla è stato riconosciuto come Chiesa Giubilare, per l’acquisto dell’indulgenza.
Ai pellegrini che giungeranno in Santuario è offerta la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria, alle condizioni stabilite dal Santo Padre Francesco.
In particolare, nel corso dell’anno il Santuario offrirà la possibilità di una visita guidata e un accompagnamento alle Mostre sulle Opere di misericordia (“Come io ho amato voi”) e sul Volto di Cristo (“Il volto della Misericordia) allestite per il Giubileo. Inoltre, i pellegrini avranno la possibilità di accostarsi al Sacramento della Confessione e di partecipare alla Celebrazione Eucaristica. Per i gruppi che ne faranno richiesta, sarà possibile organizzare particolari momenti di preghiera, con Adorazione Eucaristica, Coroncina della Divina Misericordia e Celebrazioni di Sante Messe all’altare della Madonna dell’Elemosina.
Sarà possibile, inoltre, partecipare alle processioni speciali dell’Icona della Madonna dell’Elemosina programmate nel corso dell’Anno Santo, come da programma.
Diversi eventi, religiosi culturali e spirituali, sono in programma a Biancavilla per l’anno giubilare della Misericordia.